A TUTTI GLI INVITATI ALLA PRESENTAZIONE
PUBBLICA DEL PROGETTO MUSEALE MFL
Il Direttivo del Museo
Ferroviario Ligure - Onlus con sede ad Arma di Taggia presso la ex stazione
ferroviaria, ringrazia vivamente tutti gli invitati ( Autorità
Istituzionali, Politiche e Forze dell'Ordine, Candidati al Consiglio
Provinciale e Regionale, Associazioni Culturali e Cittadini tutti del
Comune di Taggia) dell'interessamento dimostrato per la presentazione
pubblica del Progetto Museale MFL tenutasi il 5 marzo. Oltre a ringraziare,
ci scusiamo nuovamente per la mancata presentazione del progetto dovuta
al telegramma pervenuto soltanto un'ora prima dell'inizio dell'incontro,
con il quale Area 24 S.p.a. diffidava il museo dal "presentare
qualsivoglia progetto che preveda interventi [
] su beni di proprietà
della società". Nell'intento di evitare inutili scontri
abbiamo ottemperato a questa immotivata richiesta, percepita come un
ingiustificato atto intimidatorio e perciò sottolineiamo nuovamente
la totale contrarietà all'accaduto respingendo qualsiasi tipo
di accusa.
Innanzi tutto, ci teniamo a ribadire che il progetto non deriva da un'iniziativa
condivisa solo da noi soci del museo, ma che la necessità di
realizzare il progetto in questione è stata evidenziata nel procedimento
di tutela dei beni appartenenti al museo stesso dalla Direzione Regionale
del Ministero ai Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria (marzo
2009) e successivamente richiesta con esplicita nota della Soprintendenza
ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria (giugno
2009). L'istanza per avviare il suddetto procedimento di verifica del
notevole interesse culturale del patrimonio del museo era stata da noi
avanzata nel gennaio 2008.
Nel luglio 2008 il Responsabile del Museo Nazionale della Scienza e
delle Tecnologie di Milano, dopo aver effettuato un sopralluogo presso
i locali MFL, aveva suggerito alla Soprintendenza Ligure di far realizzare
uno studio di riorganizzazione e sviluppo del patrimonio della ONLUS,
che a suo dire meritava "attenzione e rispetto per la valenza storica
riferibile alla stazione ferroviaria di Taggia e più in generale
alla zona limitrofa".
Ad oggi, dato che il progetto richiesto è stato elaborato, il
procedimento di tutela si avvia ad una conclusione. Si auspica che,
qualora la permanenza del museo nei locali che oggi occupa venga confermata
dalle istituzioni competenti, questa Associazione Onlus possa diventare
una rinnovata risorsa per il nostro territorio ed un bene pubblico condiviso.
Si precisa che il Museo Ferroviario Ligure - Onlus, che gode di contributi
regionali, occupa l'ex stazione ferroviaria a seguito dell'autorizzazione
del 1998 da parte di Rete Ferroviaria Italiana, che rispettava la Convenzione
dell'aprile 1980 fra le Ferrovie dello Stato, il Comune di Sanremo e
la Provincia di Imperia, nella quale si destinavano a pubblica utilità
le aree di futura dismissione del tracciato ferroviario, contrariamente
a ciò che sta avvenendo. Questa autorizzazione è stata
poi formalizzata e riconosciuta dal Comune di Taggia nel 2005 con delibera
del consiglio comunale, ma in seguito è stato messo tutto in
discussione con l'arrivo di Area 24 S.p.A. Questa S.p.A. rigetta la
presenza del museo in queste aree, ma occorre ricordare che il PRUSST
(Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio)
del 19/10/2004, attuale strumento urbanistico vigente per le aree in
oggetto, prevede che il 50% della volumetria insediabile (30000mc compresi
gli edifici esistenti) sia da destinare a "struttura congressuale
e/o museale".
Pur essendo una onlus che rispetta la previsione di pubblica utilità
enunciata dalle istituzioni, che non chiede altro che poter continuare
a diffondere gratuitamente storia e cultura, il museo si trova oggi
ad essere sfrattato per lasciar posto a progetti ignoti, che con buone
probabilità non rispetteranno altrettanto le necessità
della città previste dalla normativa.
In merito, si precisa che fino a quando la Soprintendenza non si pronuncerà
sul destino del patrimonio del museo, noi soci non intendiamo trasgredire
a quanto prescritto dalla Soprintendenza stessa, alle normative dettate
dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio circa il divieto dello
spostamento di materiali sottoposti a tutela e/o a verifica e controllo
della Autorità competente e nemmeno alla norma che prevede sino
ad un anno di reclusione nel caso di restauri di materiali non autorizzati
(come scritto nella comunicazione del Dipartimento Cultura della Regione
Liguria al museo del febbraio 2008), e perciò continueremo a
non poter adempiere alla richiesta di rilascio dei locali.
Resta ancora la speranza e la volontà di poter dare un contribuito
alla propria città, come vuole essere lo studio di fattibilità
elaborato, attraverso la previsione di un museo che non si limita ad
occupare un edificio chiuso in sè, ma che tende ad aprirsi, diffondersi
in continua relazione con ciò che lo circonda, definendo nuovi
spazi per la comunità (piazza ,pista ciclabile, ecc
). Questo
studio di fattibilità è già stato presentato il
19 febbraio presso il Comune di Taggia alla presenza del Sindaco e della
Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della
Liguria. A queste Autorità e ad Area 24 S.p.A., che ha deciso
di non essere presente all'incontro a cui era stata invitata, è
stata consegnata una copia degli elaborati di progetto.
In ultima analisi, resta da chiedersi perché Area 24 S.p.A. ritenga
che uno studio simile sia inopportuno e possa ledere i propri interessi
solo se presentato pubblicamente e non, invece, se lo stesso viene reso
noto ad autorità.
Arma di Taggia, 12.03.2010
Il Direttivo MFL